Se fossi fuoco arderei Firenze
Firenze, tra le altre diecimila, ha una particolarità che sfugge al primo sguardo, ed è che dà alla luce dei bambini già vecchi. E’ per questo che chiunque trovi vuota o banale l’ espressione “portare il peso della Storia” – se mai l’ha pensata veramente – non può essere nato in questa città.
Cercherò di aiutarvi; pensatevi per un attimo in una delle città più belle del mondo, così bella da poterne difficilmente immaginare una più bella. Immaginatevi circondati da capolavori, ad ogni angolo. Pensate di respirare ovunque voi siate un’ antica bellezza inconcepibile, e che questa bellezza sia inconcepibile non tanto in virtù del suo appartenere al passato, ma del suo essere eccessivamente bella. Una bellezza grande a tal punto da non essere non dico riproducibile (ah!), ma anche solo comprensibile.
Suona come un posto meraviglioso da visitare, ed infatti lo è. Ma pensate un secondo come può essere nascerci. O addirittura viverci. Pensate ai vostri desideri, ai vostri dolori, alle vostre speranze, ai vostri sogni, ai vostri amori, alle vostre grandezze, sì le vostre grandezze, i talenti, le ambizioni. Pensate quando pensate alla morte, o quando cercate di non pensarci e ci pensate. Pensate a tutto ciò che di piccolo, grande ed orribile può esserci nel vivere una vita, la vita, la vostra. Ed infine lasciate rimbombare le trombe di questo vostro essere eroi – perchè siete eroi, lo siamo tutti – lasciatelo suonare in un luogo dove tutta questa grandezza è stata, e forse mai potrà essere cantata meglio, in modo più straziante, più commovente, più vero. Se riuscite ad immaginare tutto questo, avete una piccola misura di quel che significa nascere e vivere a Firenze. Potrete capire la responsabilità che un fiorentino si sente addosso quando desidera (perchè Firenze non frena il desiderio) gridare la sua grandezza, o anche creare qualcosa di bello, di più bello – cosa possibile del resto, anche Firenze si può superare.
Se ci siete riusciti, capirete cosa significa portare addosso “il peso della Storia”. E capirete perchè Manganelli vedeva nel Battistero, “edificio-diamante narcissico, irrelato e inamabile” “una struttura difensiva, messà lì per contenere qualcosa di potente e malvagio”. Si sente, la porta dell’ Inferno e del Paradiso è in questa città.
Se invece non ci siete riusciti, o non perfettamente, vi consiglio di leggere Se fossi fuoco arderei Firenze di Vanni Santoni. Per me è stato come leggere un diario già scritto, per voi sarà un’ inedita gita in un posto familiarmente nuovo.