Oh Renzi, ma che tu ci stai bonino? Vaiviavai.
Come molti fiorentini, non mi sconfinferano troppo i toscani che utilizzano la cosiddetta “simpatia toscana” per fare colpo. Questo perchè la “simpatia toscana” è un dono raro ma anche ben falsificabile.
Basta aspirare una C in più, dire qualche maremma buhaiola, tirar fuori un qualche divertissement sul tema trombare, e se esci dalla Toscana hai ottime chances di guadagnarti l’etichetta di “simpaticone” perchè “eh si sa, i toscani…” e “oioioioi come mi fanno ridere come son buffi!”
Ma data la recente attenzione che sta richiamando a sè, e la poco velata mira alla Presidenza del Consiglio, me la sento non certo di attaccarlo, ma perlomeno di mettere i lettori – soprattutto quelli fuori dalla Toscana – in guardia.
Al di là di alcune affermazioni con le quali è difficile non aderire (questa classe politica, tutti a casa, blabla) alcune trascorse accuse di clientelismo potrebbero far pensare che questo toscanaccio del PD (peraltro non inviso a Lega e Pdl, ma si sa, i toscani stan simpatici a tutti), Wannabe-White-Obama, pluridecorato eroe della Ruota della Fortuna, possa essere anche un nuovo che sa di morto di vecchio (da leggersi in toscano).
Cose come la birichinata ad Arcore, francamente, possono forse essere perdonate (perchè via ai toscani si perdona tutto) ma non proprio liquidate con un venvia vai, oh icchè voi che sia. Quindi consiglio, a tutti i fan del sindaco Lampredonia (qui: la terra dei lampredotti), di stare ma di morto attentini. Con affetto, eh, che tra toscani ci si vol bene, ci mancherebbe.