Gentilezza e altre prove di forza
Con le radiazioni non si sa bene quando sarà finita, ma per l’aria e l’acqua forse si può provare a stare tranquilli, ormai. Le verdure, invece, mi preoccupano. Nei supermercati si trovano lattuga, spinaci e altri ortaggi a prezzi bassissimi: quasi italiani. Poi a vedere bene vengono spesso da zone del nord: è il caso di approfittare della paura generalizzata per fare degli affari o forse il fatto che nessuno le vuole è giustificato? Fidarsi o no? Io faccio un po’ e un po’. Il lato buono è che guardando la provenienza delle verdure bisogna imparare a leggere i nomi di posti che non conoscevo e il vocabolario si amplia facendo di necessità virtute.
L’altro giorno sono andato al lavoro e per me c’erano dei CD che aveva lasciato un signore conosciuto per caso poco dopo il terremoto, in un pomeriggio di sakura in fiore. Ero al lavoro e questa coppia sui settant’anni, in un momento di pausa durante una passeggiata, mi guarda e mi chiede “Non sei scappato dal Giappone, tu?”.
Cominciamo a chiacchierare e il marito mi confida di essere un melomane impenitente, che segue tutte le rappresentazioni che può, da quando era piccolo. Parliamo delle relative preferenze in fatto di cantanti, compositori, esecuzioni, e mi dice di aver seguito le esibizioni di Mario Del Monaco quando è venuto a Tokyo. Se voglio lui ha delle registrazioni rare del 1959 con appunto Del Monaco, Ferruccio Tagliavini e Renata Tebaldi, di quando sono venuti a esibirsi a Tokyo, le voglio? Le voglio. Nella busta trovo due CD, un DVD e una lettera che dice che trovare una persona che ama l’opera è una cosa che riempie di felicità. Mi è venuto da pensare che gentilezza e felicità sono due cose che a veder bene vanno d’accordo.