Il militarismo buono
“Dal nostro intervento dipende il futuro del nostro paese. Il Giappone è in pericolo, il nostro dovere è quello di proteggerlo”.
Voce spiegata e decisa di fronte ai ranghi stretti, e poi la partenza verso la battaglia. Sembra l’ultimo discorso del generale ai piloti di TOKKOU, le squadre speciali i cui aerei andavano a sfracellarsi sulle navi americane nel pacifico, a guerra già persa, invece sono i pompieri diretti verso la centrale di Fukushima.
Ho pensato che il mondo, negli ultimi 60 anni, è diventato un po’ più bello, se i modi immarcescibili e la struttura militaristica si usano per salvare delle vite.