Auguri al Manifesto, con suggerimento
Diverse amiche mi hanno invitato a seguire, per apprezzarlo e magari fare gli auguri a una importante collega, il debutto della nuova direttrice del manifesto Norma Rangeri. Lo sto facendo. Per ora, sul “quotidiano comunista” mi sconcerta un po’ l’articolo dedicato alla manifestazione di Blocco Studentesco a Roma. Nel pezzo si ricorda che un anno fa 227 «docenti e ricercatori universitari, registi, attori e musicisti» firmarono un appello contro il Blocco, si critica la concessione di piazza della Repubblica all’organizzazione, si sostengono le ragioni del presidio “anti-Blocco” indetto da alcuni centri sociali. Non una parola sul dibattito che si è aperto anche a sinistra, soprattutto a sinistra, sul diritto di manifestare liberamente, «pietra angolare della democrazia» come hanno scritto Angela Azzaro, Andrea Colombo, Piero Sansonetti, Ritanna Armeni e altri in una pubblica presa di posizione. Un diritto «ovvio per chiunque», come ha scritto sul Foglio anche Adriano Sofri.
Lungi da me voler dare consigli e lezioni, ma nel portato personale delle donne – categoria “minoritaria” per definizione – credo che sia connaturata l’attenzione ai margini, il soprassalto del dubbio, la tentazione del tuffo controcorrente, che suggerisco vivamente anche come esperienza di vita rinfrescante (e dio sa se destra e sinistra non ne hanno bisogno).