Zinedine Zidane in una partita diventata arte
Zinedine Yazid Zidane compie oggi cinquant’anni. È stato uno dei più grandi calciatori dell’epoca moderna, simbolo dello sport negli anni Novanta e punto di contatto tra due diverse generazioni di calciatori. I suoi diciott’anni di carriera furono segnati continuamente da grandi momenti: la vittoria dei primi Mondiali della Francia nel 1998, il Pallone d’Oro alla Juventus, il trasferimento al Real Madrid per 150 miliardi di lire, il gol al volo nella finale di Champions League del 2002, i Mondiali del 2006 con i gol alla Spagna, all’Italia e la testata a Marco Materazzi come epilogo.
A imprimere definitivamente la sua figura in un certo immaginario sportivo, oltre a farla arrivare in altri ambiti lontani dal calcio, ci fu poi il documentario Zidane, un ritratto del XXI secolo, che documentario in realtà non è. Nel 2005 due artisti francesi lo ripresero nella partita di campionato tra Real Madrid e Villarreal seguendolo in prima persona con diciassette videocamere dall’inizio alla fine. Il risultato fu un’ora e mezza di girato — accompagnato dalla colonna sonora originale dei Mogwai — che oltre a un riconosciuto valore artistico, divenne una delle testimonianze più originali ed efficaci mai realizzate della carriera di un giocatore non comune.
Come proseguimento di una carriera mai banale, anche da allenatore Zidane è riuscito a distinguersi. Ha allenato per circa sei anni, sempre al Real Madrid, ed è riuscito a vincere tre Champions League consecutivamente, come nessuno prima di lui, oltre a due campionati spagnoli. Ora è fermo da un anno, ma potrebbe tornare presto ad allenare, probabilmente in Francia: se non al Paris Saint-Germain, con la nazionale francese al termine dei Mondiali in Qatar.
Zidane, un ritratto del XXI secolo si può vedere per intero qui.