La grande esplosione idrotermale al parco di Yellowstone
Intorno alle 10 di martedì, quando in Italia era tardo pomeriggio, c’è stato un particolare tipo di esplosione al parco nazionale di Yellowstone, negli Stati Uniti, il più antico parco nazionale al mondo, famoso per i canyon, i geyser e le sorgenti calde: è stata quella che in termini scientifici si chiama esplosione idrotermale, che si verifica quando a causa dell’alta temperatura nel sottosuolo si accumula del vapore acqueo ad alta pressione. Quella di martedì è avvenuta vicino all’area termale di Biscuit Basin e ha danneggiato la passerella dove di solito camminano i turisti: al momento nelle vicinanze ce n’erano vari, ma sono riusciti a scappare. Non ci sono stati feriti e per ora la zona resta chiusa al pubblico.
Le esplosioni idrotermali sono un fenomeno abbastanza frequente nel parco, e il geofisico che gestisce l’osservatorio del vulcano di Yellowstone, Michael Poland, ha spiegato che avvengono circa un paio di volte all’anno. Nel sottosuolo, a circa otto chilometri di profondità, c’è infatti la camera magmatica di un enorme vulcano attivo, che si estende per circa 2.100 chilometri quadrati. L’ultima grande eruzione nell’area risale a circa 640mila anni fa ed espulse una quantità enorme di rocce e polvere nel cielo. I geologi che monitorano attentamente i movimenti del magma hanno comunque detto che l’attività vulcanica di questi giorni è regolare: l’esplosione di martedì non indica dunque un’attività insolita.
Il parco nazionale di Yellowstone fu istituito il primo marzo 1872 dal presidente degli Stati Uniti Ulysses Grant. Si estende per quasi novemila chilometri quadrati in un’area divisa tra gli stati americani del Wyoming, del Montana e dell’Idaho. Oltre che per tutto ciò che è collegato all’attività vulcanica, il parco è famoso per gli animali che lo popolano, come orsi, bufali, alci e gli scoiattoli striati (i tamia, in inglese chipmunk). Il parco è inoltre attraversato dal fiume Yellowstone che forma l’omonimo lago e precipita in due cascate. Nel 1978 è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco.