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  • Mercoledì 19 ottobre 2022

Alla Commissione Europea ci si è chiesti se lo scambio di vodka e vino tra Putin e Berlusconi sia legale

La portavoce della Commissione Europea per la Concorrenza, Arianna Podestà
La portavoce della Commissione Europea per la Concorrenza, Arianna Podestà

Mercoledì mattina a Bruxelles, nel corso di una conferenza stampa, la portavoce della Commissione Europea per la Concorrenza, Arianna Podestà, ha risposto alle domande di alcuni giornalisti riguardo ai doni alcolici che si sarebbero scambiati Silvio Berlusconi e il presidente russo Vladimir Putin. Le domande hanno riguardato un’eventuale violazione delle sanzioni imposte dall’Unione Europea alla Russia.

Martedì Berlusconi, durante una riunione di Forza Italia, aveva detto di aver riallacciato i rapporti con Putin e di aver ricevuto da lui per il compleanno «20 bottiglie di vodka e una lettera dolcissima». Berlusconi aveva aggiunto di aver risposto al regalo «con delle bottiglie di Lambrusco e una lettera altrettanto dolce».

Mercoledì a Bruxelles i giornalisti – come David Carretta di Radio Radicale e Marco Bresolin della Stampa – hanno quindi chiesto se lo scambio di regali comporti una violazione delle sanzioni europee, e Podestà ha risposto dicendo che «quello che posso dire è che nel quinto pacchetto di sanzioni abbiamo deciso di estendere il divieto di esportazioni anche agli alcolici, inclusa la vodka. L’importazione è proibita». Podestà ha però specificato che l’attuazione delle sanzioni è responsabilità dei singoli stati, intendendo quindi che non è compito della Commissione vigilare su eventuali violazioni.

Podestà non ha saputo dire se però anche gli alcolici regalati e non comprati costituiscano una violazione delle sanzioni, ma in serata un portavoce della Commissione ha confermato che anche i regali rientrano nelle sanzioni.

Un giornalista ha poi chiesto a Podestà se anche l’invio di bottiglie di Lambrusco da Berlusconi a Putin violi le sanzioni, dato che è vietata l’esportazione di beni di lusso in Russia (ovvero beni sopra un valore di 300 euro). Podestà ha detto di non sapere se le bottiglie di Lambrusco inviate da Berlusconi siano da considerare beni di lusso e che verificherà anche questo.