Vittorio Feltri ha “stroncato” il libro di suo figlio Mattia
Vittorio Feltri ha scritto sul Giornale del nuovo – ma che riprende cose edite – libro di suo figlio Mattia Feltri, giornalista alla Stampa: pratica che si direbbe nepotista, non fosse che la recensione è molto critica, già dal titolo (“Ecco perché stronco il libro di mio figlio”).
Non avrei mai scritto un rigo sull’ultimo libro di mio figlio Mattia, Novantatré (L’anno del Terrore di Mani pulite), se egli non mi avesse, pur con qualche ragione, scaraventato nella discarica dei reietti che seguirono con passione la cosiddetta Tangentopoli, ricavandone la sensazione che fosse un’operazione di giustizia non sommaria, ma diretta a punire i reati commessi dai politici col pretesto di fare politica.
Mattia Feltri ha risposto sulla Stampa.
Giovedì scorso è uscito un mio libro – «Novantatré. L’anno del Terrore di Mani pulite», edito da Marsilio – e ieri il «Giornale» ne ha pubblicato un’ampia stroncatura firmata da Vittorio Feltri, cioè mio padre.