Il riassunto delle Olimpiadi fin qui, secondo Zerocalcare

(Un fermo immagine del video di Zerocalcare)
(Un fermo immagine del video di Zerocalcare)

Il fumettista italiano Zerocalcare ha pubblicato un video in cui attraverso una serie di disegni ha ironizzato sulle varie storie e polemiche degli ultimi giorni legate alle Olimpiadi, per come sono state vissute dall’Italia. Zerocalcare ha detto che le varie polemiche offrono «’na fotografia bellissima de ‘sto paese».

Il video parte dalle reazioni stizzite e scandalizzate di cattolici e conservatori per il momento della cerimonia d’apertura delle Olimpiadi in cui un gruppo di drag queen ha rappresentato quella che in molti avevano interpretato come l’Ultima cena di Gesù, ma che non era l’Ultima cena. Poi passa a come i media hanno ridicolizzato la reazione di gioia della nuotatrice italiana Benedetta Pilato per il quarto posto ottenuto alle Olimpiadi, nonostante fino all’ultimo sembrasse possibile che ottenesse un risultato migliore, in grado di farla arrivare sul podio.

Il video si conclude con il caso della pugile algerina Imane Khelif, al centro di una polemica per via della decisione del Comitato olimpico di ammetterla alle competizioni femminili, nonostante fosse stata esclusa l’anno scorso dai Mondiali di boxe. La polemica era iniziata in Italia, per via del fatto che Khelif avrebbe dovuto combattere contro la pugile italiana Angela Carini, e si era ravvivata ed estesa anche all’estero con il ritiro di Carini dopo meno di un minuto dall’inizio del confronto con Khelif.

Khelif ha un aspetto considerato mascolino e in passato era stata sottoposta a test medici per cui non era stata valutata adatta a competere come donna: da giorni esponenti del governo italiano e non solo identificano Khelif come trans, anche se non risulta in nessun modo che sia così, e non ci sono nemmeno elementi per sapere se Khelif abbia semplicemente livelli più alti di testosterone o se rientri nello spettro dell’intersessualità, la condizione di chi presenta dalla nascita caratteristiche biologiche sia maschili sia femminili. Khelif, che in passato è stata battuta da diverse atlete, è stata comunque ammessa alla categoria femminile dal Comitato olimpico internazionale.