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Il solenne video di Salvini che presenta il processo Open Arms come una campagna politica contro di lui

Sabato sera, dopo che la procura di Palermo ha chiesto la sua condanna a 6 anni di carcere per aver impedito alla nave dell’ong spagnola Open Arms di attraccare a Lampedusa nel 2019, il ministro dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini ha pubblicato un video di 4 minuti sui suoi profili social in cui ribadisce le proprie ragioni. Nel video Salvini presenta la richiesta di condanna come il risultato di una campagna politica contro di lui: «oggi sono a processo e rischio il carcere perché in parlamento la sinistra ha deciso che difendere i confini italiani è un reato», dice all’inizio. Si riferisce al fatto che a luglio 2020 il Senato aveva votato per dare alla procura di Palermo l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti.

Il video, con Salvini seduto, la faccia illuminata, lo sguardo in camera e uno sfondo nero, ha un montaggio video e audio molto curato ed era stato preparato probabilmente prima della notizia di sabato sera. Nel ricostruire la sua versione dei fatti di agosto 2019 Salvini insiste soprattutto sull’argomento della difesa dei confini, e cita l’articolo 52 della Costituzione italiana, che dice che «la difesa della patria è sacro dovere del cittadino». Portando avanti la storica retorica del suo partito sul tema dell’immigrazione chiama i migranti «clandestini» e dice che «non potevamo più essere il campo profughi di tutta Europa». Nella sua requisitoria finale, la procura aveva ribattuto a questa e altre tesi della difesa di Salvini, dicendo che «non si può chiamare in causa la difesa dei confini senza tenere conto della tutela della vita umana in mare». Alla fine del video Salvini si dichiara «colpevole di aver difeso l’Italia e gli italiani».

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