Il video di Obama che invita i neri ad andare a votare (con molta decisione)
Durante un discorso alla Congressional Black Caucus Foundation, la fondazione animata dai deputati e dai senatori afroamericani statunitensi, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha pronunciato sabato un atteso discorso: l’ultimo discorso alla fondazione del primo presidente nero. Durante il suo discorso, Obama è apparso appassionato come poche altre volte nella sua carriera, soprattutto quando ha spiegato perché gli elettori neri l’8 novembre devono andare a votare. Si tratta di un tema molto importante in vista delle elezioni: storicamente i neri votano in gran maggioranza per i Democratici ma sono tra gli elettori che è più difficile convincere ad andare a votare. Nel 2008 e nel 2012 la candidatura di Obama portò a un record di affluenza tra i neri; Obama dice che sarebbe «un insulto personale» se quest’anno non dovesse accadere lo stesso.
Quindi non voglio sentire nessuno dire che il suo voto non importa, che non importa chi eleggiamo – leggete la nostra storia! Importa. Dobbiamo portare la gente a votare. Anzi, se proprio volete salutare me e Michelle come si deve – e quello era un video bellissimo – non limitatevi a guardarci camminare sul viale del tramonto. Fate iscrivere la gente nelle liste elettorali. Se avete a cuore la nostra eredità politica, rendetevi conto che tutto quello per cui ci siamo battuti è in gioco. Tutti i progressi che abbiamo ottenuto sono in gioco. Forse il mio nome non sarà sulla scheda elettorale, ma ci sono i nostri progressi. La tolleranza è sulla scheda elettorale. La democrazia è sulla scheda elettorale. La giustizia è sulla scheda elettorale. Le scuole migliori sono sulla scheda elettorale. La fine dell’incarcerazione di massa è sulla scheda elettorale, adesso!
E c’è una candidata che ci farà fare dei passi avanti su tutte queste cose. E ce n’è un altro il cui principio fondamentale, il tema centrale della sua candidatura, è l’opposizione a tutte queste cose. I voti che non importano non esistono. Tutti i voti contano. E dopo la storica affluenza del 2008 e del 2012, soprattutto nella comunità afroamericana, considererei un insulto personale, un insulto alla mia eredità politica, se questa comunità dovesse abbassare la guardia e non dovesse attivarsi in quest’elezione. Volete salutarmi come si deve? Andate a votare. Io lavorerò il più duramente possibile per far sì che più persone possibili vadano a votare.