Sapevate che uno dei primi video virali della storia di internet è falso?
L’edizione americana di Wired ha raccontato la storia dietro uno dei primi video virali della storia di internet, circolato moltissimo a partire dalla fine degli anni Novanta – prima dei social network e di YouTube – e la cui fama continua ancora oggi, un po’ per il gusto per il vintage un po’ per la sua efficacia. È il video, generalmente identificato come “Bad Day”, in cui un impiegato in un cubicolo prende a ceffoni il suo computer, per poi scaraventare a terra il monitor colpendolo con la tastiera.
Il protagonista del video è Vinny Licciardi, allora dipendente della società di tecnologia Loronix, con sede in Colorado: un posto in realtà molto piacevole in cui lavorare. Ma Licciardi doveva realizzare un video dimostrativo per un sistema di registrazione di videocamere di sorveglianza, e dopo aver interpretato un ladro che rubava a un bancomat aziendale, fece la parte del dipendente frustrato e violento. Dovettero girarlo due volte, perché la prima scappò a tutti da ridere. Convertirono il video in MPEG-1, il formato più diffuso all’epoca, lo masterizzarono sul DVD dimostrativo e lo allegarono ai volantini distribuiti alle fiere. In poco tempo il video cominciò a girare moltissimo, tramite email e tramite supporti fisici: Licciardi non veniva riconosciuto per strada, ma quando diceva di essere il protagonista di quel video scopriva che moltissime persone lo avevano visto.
La notorietà di “Bad Day” fu aumentata da un sito costruito dallo sviluppatore Benoit Rigaut sul servizio di web hosting del CERN, per il quale lavorava: il sito conteneva il video, insieme alla spiegazione di una teoria cospirazionista che lo accusava scherzosamente di essere falso. Il sito fu visitatissimo, e l’estetica usata da Rigaut fu una delle prime del fortunato filone dei siti complottisti.