L’Universitario ha vinto il campionato peruviano di calcio nel derby contro l’Alianza Lima, che per ripicca ha spento le luci dello stadio
Giovedì l’Universitario, una delle squadre di calcio più prestigiose e conosciute di Lima, la capitale del Perù, ha vinto per 2 a 0 la gara di ritorno dei playoff contro l’Alianza Lima, l’altro principale club della città. Ha vinto così il ventisettesimo campionato della sua storia, in uno dei derby più sentiti del calcio sudamericano. Nel corso della sua storia l’Alianza Lima ha vinto il campionato per 25 volte: se avesse vinto ieri avrebbe quindi raggiunto l’Universitario, che invece ha guadagnato distacco. Pochi secondi dopo la fine della partita le luci dell’Estadio Alejandro Villanueva, lo stadio dove l’Alianza Lima gioca le partite casalinghe, sono state improvvisamente spente, con l’evidente intento di sabotare i festeggiamenti avversari.
Incredible scenes in Peru.
Universitario won the league after beating their rivals Allianza Lima 2-0
At the final whistle, as they were about to start celebrating, Allianza Lima turned off the lights in the stadium… 😂
— Out of Context Football Manager (@nocontextfm1) November 9, 2023
Il buio ha impedito lo svolgimento della cerimonia di premiazione: di conseguenza i giocatori dell’Universitario hanno dovuto arrangiarsi come meglio potevano, sfruttando l’illuminazione dei loro smartphone.
𝗕𝗥𝗜𝗟𝗟𝗔𝗡𝗗𝗢 𝗘𝗡 𝗟𝗔 𝗢𝗦𝗖Ⓤ𝗥𝗜𝗗𝗔𝗗 ✨🎇#ConLaUHastaElFinal pic.twitter.com/re4G7Of2PO
— Universitario (@Universitario) November 9, 2023
In una nota pubblicata sul suo sito ufficiale, l’Universitario ha chiesto che l’Alianza Lima venga sanzionata per il suo comportamento antisportivo: «Chiediamo alle autorità di punire i responsabili. Una celebrazione sportiva non dovrebbe essere offuscata da eventi così vergognosi». La società ha citato anche altri atteggiamenti scorretti da parte dei giocatori e del personale dell’Alianza Lima: «Le luci sono state spente per impedire la cerimonia di premiazione, e durante il blackout lo staff ha cercato di attaccare i giocatori della nostra squadra».