«Le Skittles sono caramelle. I rifugiati sono persone»
Donald Trump Jr., uno dei figli del quasi-omonimo candidato Repubblicano alle presidenziali statunitensi di novembre, ha twittato ieri uno strampalato paragone che secondo lui avrebbe dovuto spiegare con efficacia il problema dell’accoglienza dei profughi siriani negli Stati Uniti: «Se vi dicessi che in una tazza piena di skittles (famose caramelle di zucchero colorato) ce ne sono tre che potrebbero uccidervi, ne prendereste una manciata? Questo è il problema che abbiamo con i rifugiati siriani.»
This image says it all. Let's end the politically correct agenda that doesn't put America first. #trump2016 pic.twitter.com/9fHwog7ssN
— Donald Trump Jr. (@DonaldJTrumpJr) September 19, 2016
Il tweet di Trump Jr. e il suo strampalato paragone sono stati molto criticati e presi in giro. Su Twitter molti utenti hanno postato foto di rifugiati siriani con l’hashtag #notaskittle, “non è uno skittle”.
https://twitter.com/HlLLARY/status/778044676813107200?ref_src=twsrc%5Etfw
https://twitter.com/robynleeB/status/778051742118404097?ref_src=twsrc%5Etfw
E infine anche Wrigley America, la società che produce le caramelle Skittles, ha diffuso un comunicato che dice:
Le Skittles sono caramelle. I rifugiati sono persone. Non riteniamo che questa sia un’analogia appropriata. Non faremo ulteriori commenti, perché potrebbero essere scambiati per marketing.