Un giornale scozzese ha raccontato l’insediamento di Trump come un episodio di “Ai confini della realtà”
«La storia comincia in una versione distopica del 2017, in cui moltissimi americani sono stati convinti a eleggere Donald Trump presidente»
Il giornale scozzese Sunday Herald ha annunciato l’inaugurazione della presidenza di Donald Trump, che si svolgerà a Washington il prossimo 20 gennaio, come se fosse una puntata della serie di fantascienza-horror Ai confini della realtà. L’articolo è comparso domenica nella rubrica televisiva del giornale, dove di solito il giornalista Damien Love racconta i programmi in onda nel corso della settimana. Nell’edizione del 15 gennaio, in mezzo ai programmi normali, Love ha inserito anche “President Trump: The Inauguration”, quella che definisce la più «ambiziosa, costosa e controversa produzione nella storia della televisione». Qui sotto trovate il testo dell’articolo tradotto in italiano.
The Sunday Herald TV guide on the inauguration of @realDonaldTrump … pic.twitter.com/R5zc6cLdK4
— Sunday National (@SunScotNational) January 15, 2017
Dopo una lunga assenza, “Ai confini della realtà” ritorna con una delle produzioni più coraggiose, ambiziose e controverse nella storia della televisione. Spesso gli scrittori di fantascienza si divertono a immaginare “storie alternative” – tra le più comuni: “Cosa sarebbe successo se i nazisti avessero vinto la Seconda guerra mondiale?” – ma questo gigantesco progetto di realtà virtuale, che coinvolgerà televisione, stampa e Twitter nel corso dei prossimi quattro anni, ha l’obbiettivo di raccontare una realtà alternativa al nostro presente. La storia comincia in una versione distopica del 2017, in cui moltissimi americani sono stati convinti a eleggere Donald Trump presidente. Sembra assurdo – e lo è – ma mentre la serie prosegue la storia diventa sempre più spaventosamente plausibile. Il primo episodio si concentra sul fastoso insediamento del presidente Trump e sulle manifestazioni di protesta e disperazione che l’accompagnano. Non è granché come serie, ma è un’inquietante anticipazione di cosa ci aspetta se in futuro non saremo attenti a impedire che accada.