Il video di Claudio Borghi che spegne il microfono del ministro Tria alla Camera

(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

Oggi il ministro dell’Economia Giovanni Tria era in audizione alla Commissione bilancio della Camera, per rispondere alle domande dei deputati sulla Nota di aggiornamento al DEF, il documento che contiene le principali previsioni di politica economica del governo. Al termine della relazione, Tria è stato incalzato con energia dal deputato di Forza Italia Renato Brunetta, al punto che il presidente della Commissione, il leghista Claudio Borghi, è intervenuto per spegnere il microfono al ministro mentre questo stava parlando.

La discussione è iniziata quando Brunetta ha ricordato che tutti i conti presenti nella Nota di aggiornamento al DEF sono stati fatti pensando a uno spread di circa 240 punti, e ha poi domandato al ministro cosa intende fare se quando giovedì il Parlamento voterà la nota lo spread dovesse arrivare a 400 punti (in questi giorni si trova intorno a 300 ed è in aumento). Brunetta intende dire che al salire dello spread aumenta il costo del debito, e quindi i conti fatti dal governo potrebbero risultare sballati.

Tria prima ha cercato di rispondere spiegando che l’aumento dello spread impiegherà del tempo a trasferirsi sul costo del servizio al debito. Poi, innervosito, ha risposto di non poter rispondere su “ipotesi”. A quel punto è intervenuto il presidente Borghi per spegnere il microfono del ministro. Un gesto che però è stato del tutto privo di conseguenze: Tria e Brunetta, che si trovavano a pochi metri di distanza, hanno continuato a discutere con i microfoni spenti e Brunetta ha successivamente riferito ai giornalisti il contenuto dello scambio.