I primi passi del nuovo mega razzo della NASA per tornare sulla Luna
Nel pomeriggio di giovedì in Florida (in Italia era notte), la NASA ha avviato per la prima volta il trasferimento del suo nuovo enorme razzo, lo Space Launch System (SLS), verso la rampa di lancio in vista della sua prima missione per tornare a esplorare la Luna con astronaute e astronauti.
SLS è alto quanto un palazzo di trenta piani (98 metri) e aveva trascorso buona parte dell’ultimo anno all’interno del Vehicle Assembly Building (VAB), il grande edificio del Kennedy Space Center un tempo impiegato per l’assemblaggio degli Space Shuttle e prima ancora dei Saturn V, i potenti razzi del programma spaziale Apollo che portarono per la prima volta esseri umani sulla Luna.
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— NASA's Exploration Ground Systems (@NASAGroundSys) March 17, 2022
Il trasferimento dal VAB alla rampa di lancio può essere considerato un momento storico per SLS, il cui sviluppo negli ultimi dieci anni è stato a dir poco travagliato, a causa di numerosi ritardi e di costi sempre più alti per la sua realizzazione. Il razzo avrebbe dovuto compiere il primo volo nel 2017, ma il lancio era stato via via rinviato a causa di problemi tecnici, che avevano comportato costi aggiuntivi.
Sulla propria sommità, SLS porta Orion, la capsula da trasporto sviluppata dalla NASA per l’esplorazione dello Spazio profondo con equipaggi.
Nell’autunno del 2021, la NASA ipotizzò di effettuare il lancio inaugurale a febbraio di quest’anno, ma i piani furono in seguito rivisti. Se tutto procederà come previsto, SLS rimarrà per diverse settimane sulla rampa di lancio: a inizio aprile la NASA condurrà una sorta di prova generale, nella quale i tecnici simuleranno buona parte delle procedure previste per il giorno del lancio. Al termine, il razzo sarà portato nuovamente nel VAB per ulteriori test, prima di essere riportato all’esterno per il primo lancio, previsto in estate (la data non è stata ancora definita).
La missione inaugurale, chiamata Artemis I, non avrà equipaggio a bordo e servirà per testare il sistema di lancio e la capsula spaziale, in un viaggio intorno alla Luna che durerà tra le 4 e le 6 settimane a seconda della posizione del nostro satellite naturale rispetto alla Terra al momento del lancio.
Se Artemis I sarà un successo, la NASA procederà con la missione Artemis II, la prima con equipaggio a bordo e che compirà un viaggio intorno alla Luna, ma senza compiere un allunaggio. La NASA dovrà nel frattempo provvedere allo sviluppo delle parti mancanti di Orion, delle nuove tute per l’equipaggio e verificare che procedano le attività di sviluppo per le missioni seguenti, che richiederanno l’impiego di un sistema di trasporto dall’orbita lunare alla Luna.