Una tartaruga marina ha deposto le uova su una spiaggia della Liguria, in mezzo ai lettini

Tartaruga marina in una buca nella sabbia, vicino a un lettino
La tartaruga Caretta caretta che nella notte tra il 19 e il 20 giugno 2024 ha deposto le uova sulla spiaggia di Laigueglia, in Liguria (ARPAL)

Nella notte tra il 19 e il 20 giugno sulla spiaggia di Laigueglia, in provincia di Savona, una tartaruga marina Caretta caretta ha scavato una buca in mezzo ai lettini di uno stabilimento balneare e ha deposto delle uova. È il terzo caso noto di nidificazione di una di queste tartarughe in Liguria. L’animale è stato visto inizialmente da una guardia giurata al lavoro. La deposizione delle uova è durata circa quattro ore. Poi la tartaruga è tornata in mare e la Guardia costiera ha tenuto sotto controllo la zona più vicina alla spiaggia per evitare incidenti.

Gli altri due casi noti di nidificazione di Caretta caretta in Liguria risalgono al 2021 e al 2022. Nel settembre del 2021 su una spiaggia di Finale Ligure, sempre in provincia di Savona, vennero osservate tre piccole tartarughe appena uscite dalle uova. Nel luglio del 2022 invece a Levanto, in provincia della Spezia, fu vista una tartaruga adulta scavare su una spiaggia e deporre le uova: il nido fu tenuto sotto controllo fino alla fine di settembre, ma le 117 uova presenti non erano feconde e non nacque nessuna tartaruga.

Le Caretta caretta sono la specie di tartarughe più comune nel mar Mediterraneo e si avvicinano alle coste solo per deporre le uova. Le femmine raggiungono la maturità sessuale tra i 15 e i 25 anni e generalmente scavano i nidi nelle spiagge dove sono nate; negli ultimi anni tuttavia ci sono stati casi di deposizioni in zone più settentrionali rispetto al passato (Veneto compreso): si sospetta che c’entri il riscaldamento globale, che riguarda anche le acque del Mediterraneo. Di solito le uova si schiudono dopo circa 40-60 giorni dalla deposizione, il più delle volte di notte.

Il nido di Laigueglia è già stato osservato da alcuni rappresentanti del Gruppo Ligure Tartarughe Marine (GLIT), un gruppo di ricerca istituito nel 2021 per gestire e studiare le nidificazioni di Caretta caretta e informare la cittadinanza sui comportamenti da tenere per non danneggiare le tartarughe. Il gruppo è costituito dall’Acquario di Genova, dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure (ARPAL), dall’Università di Genova e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Giovedì mattina i tecnici dell’Acquario di Genova e di ARPAL hanno verificato che il nido si trova a 7 metri e mezzo dalla battigia, confermato la presenza di uova e posizionato nel nido un termometro per registrare la temperatura: sia il momento della schiusa delle uova sia il sesso delle tartarughe neonate sono influenzati dalla temperatura. Hanno anche spiegato al gestore dello stabilimento balneare e alle persone che ci lavorano come comportarsi attorno al nido, che è stato recintato. L’associazione locale di biologi Delfini Del Ponente si occuperà di controllarlo nelle prossime settimane e mesi e tra le altre cose farà attenzione a un possibile ritorno della tartaruga adulta, che potrebbe visitare di nuovo la spiaggia per deporre altre uova.

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