“Shoplifters of the world” ha trent’anni
Il 26 gennaio 1987 gli Smiths – forse la band più originale e creativa dei pur prolifici anni Ottanta britannici – pubblicarono una delle loro canzoni più particolari e rappresentative, in un singolo a 45 giri (fu poi inclusa in alcune raccolte successive). Si chiamava “Shoplifters of the world unite”, che vuol dire una specie di “Ladruncoli di tutto il mondo, unitevi” (shoplifters è un termine tutto inglese che indica chi ruba nei negozi): citazione dello slogan marxista “Proletari di tutto il mondo unitevi”, ma anche allusione al termine shirtlifters, usato per definire gli omosessuali (l’omosessualità è sempre stato un tema alluso, citato e implicato nelle composizioni ed esibizioni di Morrissey, cantante degli Smiths). In un’intervista Morrissey spiegò che la canzone parla di “appropriarsi culturalmente e spiritualmente delle cose a proprio vantaggio”.
– Luca Sofri: Fermatemi se vi sembra di averla già sentita