L’esultanza dei calciatori svizzeri che ha fatto arrabbiare la Serbia
Nell’ultima partita dei Mondiali in programma venerdì, la Svizzera ha battuto 2-1 la Serbia rimontando il gol di Aleksandar Mitrovic con le reti di Granit Xhaka e Xherdan Shaqiri. Di Xhaka e Shaqiri ora si sta parlando molto, ma non in termini sportivi. Dopo i loro gol hanno entrambi festeggiato mimando con le mani l’aquila bicipite, un gesto diffuso tra i nazionalisti albanesi che imita il simbolo nazionale albanese. Sia Xhaka che Shaqiri sono originari del Kosovo, paese che proclamò l’indipendenza unilaterale dalla Serbia nel 2008 in seguito all’ultimo dei conflitti avvenuti nei paesi della ex Jugoslavia. La Serbia — come la Russia — non l’ha mai riconosciuto come paese indipendente.
Nella Svizzera c’è un terzo giocatore di origini kosovare: Valon Behrami, che ha le bandiere della Svizzera e del Kosovo tatuate sul braccio sinistro. Behrami e Shaqiri, che sta giocando i Mondiali con una bandiera del Kosovo sugli scarpini, fuggirono in Svizzera con le famiglie per il deteriorarsi della situazione economica e politica della regione; Xhaka invece è nato in Svizzera, a Basilea, ma suo padre fu prigioniero politico nella Jugoslavia comunista. Molti albanesi kosovari, come Xhaka e Shaqiri, subirono una dura repressione da parte della Serbia durante la guerra jugoslava.
Dopo la partita, il capitano della Serbia Aleksandar Kolarov ha detto: «Noi serbi siamo superiori a questo livello primitivo. Siamo dieci anni avanti a chi festeggia in quel modo». Xhaka ha pubblicato una foto della sua esultanza su Instagram con il commento: «Ecco qua, Serbia: questo è il motivo per cui mi chiamano Granit Kosovo».
Già nei giorni scorsi si parlava di Serbia-Svizzera anche in termini politici: l’allenatore della Serbia Mladen Krstajic si era rifiutato di rispondere ad alcune domande sul Kosovo, mentre Mitrovic aveva detto di Xhaka, Shaqiri e Behrami: «Se sono tanto patrioti perché non giocano per i loro paesi invece che per la Svizzera?». La scorsa settimana la FIFA aveva multato la Serbia di circa 8.700 euro dopo che alcuni tifosi avevano esposto una bandiera di un «movimento nazionalista paramilitare serbo» contro la Costa Rica, e a Kaliningrad, la città dove si è giocata Serbia-Svizzera, i tifosi serbi hanno esposto alcune bandiere con la scritta “Kosovo Is Serbia”.