Se un piccolo di bisonte vi sembra in difficoltà, non fatevi venire strane idee

Lunedì 9 maggio al parco di Yellowstone, uno dei più famosi e visitati parchi naturalistici del mondo, alcuni turisti hanno caricato nel bagagliaio della propria auto un piccolo di bisonte che gli era sembrato in difficoltà per il freddo (quel giorno la temperatura minima era di 4 °C, la massima di 10 °C). I turisti hanno portato il bisonte in una delle centrali dei ranger del parco. Lunedì il parco di Yellowstone ha però detto in un comunicato che il bisonte è stato soppresso, dopo che per una settimana i ranger avevano provato senza successo a reinserirlo nel proprio branco. I ranger hanno spiegato che rimuovere un piccolo di bisonte dal proprio habitat è molto pericoloso, sia perché si potrebbe essere aggrediti dagli esemplari adulti, sia perché la madre potrebbe poi rifiutarlo. Le preoccupazioni dei turisti che pensavano di averlo salvato sono state definite nel comunicato “malriposte”.

I ranger hanno detto che, falliti i tentativi di reinserire il bisonte nel branco, sopprimerlo era l’unica alternativa: non poteva essere spostato in un altro parco, perché Yellowstone non ha le strutture per tenere l’animale in quarantena per prevenire il pericolo di brucellosi, una malattia infettiva che può contagiare anche l’uomo. Il parco ha anche spiegato di non avere i fondi per mantenere un bisonte che non può nutrirsi autonomamente: «La nostra priorità non è salvare i singoli animali. La nostra missione è preservare i processi ecologici di Yellowstone». Prima del comunicato del parco, un’altra visitatrice aveva diffuso una foto del piccolo di bisonte dopo che era stato caricato sull’auto, criticando il comportamento dei turisti che lo avevano preso.