Uno screenshot <a href="https://www.facebook.com/watch/?v=1084564713671261&ref=sharing">dal video</a> pubblicato da Moreno Pesce

La scritta contro i turisti sulle Tre Cime di Lavaredo

Martedì mattina l’atleta paralimpico Moreno Pesce ha pubblicato sul suo profilo Facebook un video che mostra una scritta su un sasso ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, una delle montagne più note e frequentate delle Dolomiti, al confine fra Veneto e Trentino-Alto Adige. La scritta, che sembra fatta con un pennarello, dice “tourists go home”, cioè turisti andatevene a casa: è una delle tante manifestazioni di insofferenza verso il turismo di massa che si sono viste negli ultimi tempi in varie zone d’Europa.

Il gesto ha attirato molte critiche, dallo stesso Pesce e non solo: quel sasso fa parte di un complesso che ha una grande importanza non solo paesaggistica, ma anche archeologica, dato che che lì accanto c’è un’impronta fossile. Il fatto che per criticare il turismo di massa e i suoi danni sui luoghi visitati e sull’ambiente venisse deturpato il luogo stesso è sembrato contraddittorio e ancora più dannoso per l’ambiente, appunto.

Anche il presidente del Veneto Luca Zaia ha parlato della questione, dicendo che «gli sfregi sono solo un incomprensibile insulto» e che «deturpare un tesoro patrimonio dell’umanità» non è il modo giusto per esprimere le proprie opinioni.

Ultimamente comunque gli appelli per diminuire gli impatti negativi dei turisti sulla zona delle Tre Cime sono stati presentati anche tramite canali più tradizionali. A luglio è stata avviata una petizione online, che ha raccolto più di 35mila firme, per chiedere la chiusura al traffico privato della strada che porta al rifugio Auronzo, ai piedi delle cime.

– Ascolta anche: Il turismo ha cambiato le città, la puntata di Globo con Filippo Celata

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