Perché alcuni salmoni saltano più spesso fuori dall’acqua di altri
I salmoni sono noti per i loro salti mentre risalgono la corrente dei fiumi, ma i giovani esemplari di salmone rosso (Oncorhynchus nerka) tendono a saltare molto più spesso fuori dall’acqua, fino a 30 centimetri e in media per una decina di volte al giorno. Lo fanno di continuo, anche se non hanno ostacoli da superare come fanno i salmoni delle altre specie. I ricercatori si erano chiesti a lungo il motivo di questo comportamento, ora una nuova ricerca spiega che la causa sono alcuni famelici parassiti dai quali i giovani di salmone rosso cercano disperatamente di liberarsi.
Diversi esperti sospettavano da tempo che i salti fossero dovuti ai parassiti, ma non sapevano se questa strategia funzionasse veramente. Il Lepeophtheirus salmonis è un parassita grande meno di un centimetro che si nutre di sangue, muco e pelle dei salmoni. Un esemplare che ne è affetto tende a saltare 14 volte più spesso fuori dall’acqua rispetto a un salmone rosso privo del parassita. Nel nuovo studio condotto in Canada, i ricercatori hanno studiato due gruppi distinti di salmoni infestati dal parassita in due gabbie nell’oceano: una era aperta e permetteva agli animali di saltare, l’altra era invece coperta con una rete per impedire i salti. In questo modo hanno scoperto che i salmoni che non potevano saltare avevano il 28 per cento di parassiti in più rispetto all’altro gruppo.
Come spiega la ricerca pubblicata sul Journal of Fish Biology, per i salmoni saltare così di frequente comporta diversi rischi. Sono necessari in media 56 salti per riuscire a liberarsi di un singolo parassita, e ogni volta che il salmone esce fuori dall’acqua aumentano i rischi di diventare il pasto di qualche predatore. I ripetuti salti affaticano inoltre i salmoni, rubando loro energie che potrebbero usare per altre attività come la ricerca di cibo.