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  • Giovedì 14 gennaio 2021

La polemica sui pacchi alimentari per gli studenti poveri nel Regno Unito

Un particolare della fotografia di un pacco alimentare per gli studenti a basso reddito diventata virale sui social network (Twitter @RoadsideMum)
Un particolare della fotografia di un pacco alimentare per gli studenti a basso reddito diventata virale sui social network (Twitter @RoadsideMum)

Nel Regno Unito c’è una polemica sui pacchi alimentari gratuiti che vengono forniti dal governo agli studenti a basso reddito e sono spediti a casa durante la chiusura delle scuole dovuta al lockdown. I pacchetti sostituiscono il servizio di mensa gratuito a cui hanno diritto gli studenti di famiglie povere. Lunedì è diventata virale sui social network una fotografia pubblicata dalla madre di uno studente: si vedeva il contenuto del pacco, cioè una lattina di fagioli, tre mele, due banane, un pomodoro, due carote, un pacco di pasta, due snack e pane e formaggio a fette.

Secondo la donna la fornitura di cibo avrebbe dovuto durare dieci giorni e gli alimenti avevano il valore di 5,22 sterline. Alla protesta dei genitori sulla scarsità del cibo fornito agli studenti a basso reddito si è unito anche il calciatore del Manchester United e della nazionale inglese Marcus Rashford, che negli ultimi mesi si è battuto perché il governo britannico investisse 120 milioni di sterline in un fondo alimentare destinato ai bambini più poveri che non possono permettersi un pasto, soprattutto durante l’emergenza sanitaria.

Chi critica la scarsità delle forniture sostiene anche che il governo abbia pagato troppo per i “pasti sostitutivi”. Chartwells, la ditta che ha fornito il pacco fotografato e diffuso su Twitter, ha detto che la fornitura era per cinque giorni (una settimana scolastica) e non per dieci e che il suo costo, comprese le spese di spedizione, era di circa 14 sterline. Mercoledì pomeriggio il primo ministro britannico Boris Johnson ha detto che i pasti scolastici gratuiti le cui immagini sono state diffuse online non soddisfano gli standard stabiliti dal governo e che il governo ha chiarito all’azienda responsabile che si tratta di una cosa «vergognosa».

Il segretario britannico all’istruzione Gavin Williamson ha detto che dalla prossima settimana le scuole potranno offrire buoni per l’acquisto di cibo anziché pacchi di cibo, e ha aggiunto di essere «assolutamente disgustato» dalla foto del contenuto del pacco di cibo. Dopo la presa di posizione del governo, Chartwells ha detto che rimborserà le famiglie nei casi in cui i pacchi di cibo non abbiano soddisfatto «gli standard» e in quei casi «si scuserà con chiunque li abbia ricevuti». Chartwells ha aggiunto che dal 25 gennaio la fornitura includerà anche una colazione gratuita.

Al programma di pasti gratuiti hanno diritto gli studenti delle famiglie che percepiscono i sussidi governativi, compresi quelli che guadagnano meno di 7.400 sterline all’anno al netto delle tasse. Secondo i dati del governo, sono 1,4 milioni i bambini che hanno ricevuto pasti scolastici gratuiti nell’anno scolastico 2019-2020.