“Libération” e “L’Humanité” hanno avuto la stessa idea per la prima pagina, senza parlarsi
I due quotidiani francesi Libération e L’Humanité, collocabili nell’area della sinistra, hanno avuto la stessa idea per la prima pagina della loro edizione di martedì. Entrambi hanno una foto del presidente Emmanuel Macron accompagnata dal messaggio: «Desisti, dimostra che resisti». Il riferimento è a una famosa canzone del 1981 scritta da Michel Berger e interpretata da France Gall: si intitola “Résiste” e in un passaggio dice “résiste, prouve que tu existes” (“resisti, dimostra che esisti”). Ma la frase è soprattutto un appello rivolto a Macron affinché chiarisca la linea del campo presidenziale sul comportamento da adottare in vista del secondo turno delle elezioni legislative che si terrà domenica 7 luglio, per evitare che il partito di estrema destra Rassemblement National (RN) ottenga la maggioranza assoluta all’Assemblea Nazionale, il parlamento francese.
«Giuro, non ci siamo consultati», ha scritto su X il giornalista de L’Humanité Emilio Meslet, e Libération ha confermato: «La sinistra unita fino alle prime pagine dei giornali. Lo giuriamo, non abbiamo copiato! (…) Quando un’idea è buona e condivisa nessuno desiste». Anche il giornale online Les Jours ha intitolato in un modo simile il suo articolo principale dedicato ai negoziati in vista del secondo turno: «Legislative: desisti, dimostra che esisti!»
Il primo turno delle legislative è stato vinto da RN, il partito di Marine Le Pen e Jordan Bardella, che per questo voto si era alleato con Eric Ciotti, il presidente dei Repubblicani, di destra, che aveva preso le distanze dal suo stesso partito: è stata la prima vittoria dell’estrema destra a livello nazionale nella storia della Quinta Repubblica, ma anche il voto da cui si è usciti con il maggior numero di “triangolari” di sempre, vale a dire ballottaggi a tre.
– Leggi anche: La questione dei “triangolari” nei ballottaggi francesi
Subito dopo la notizia dei risultati è iniziato un dibattito politico sul possibile ritiro di diversi candidati arrivati terzi come strategia per non favorire l’estrema destra. Ma se la coalizione della sinistra, il Nuovo Fronte Popolare (NFP), ha dato una linea chiara ai propri candidati arrivati terzi invitandoli a ritirarsi per bloccare RN, nel campo macronista restano molte ambiguità. Macron ha infatti detto che nei casi in cui ad arrivare secondo è stato un candidato di La France Insoumise, la forza politica più a sinistra di NFP, si valuterà caso per caso il ritiro del candidato. Durante la campagna elettorale per le legislative, ma anche per le europee dello scorso 9 giugno, La France Insoumise è stata spesso paragonata dalla maggioranza presidenziale a RN, in termini di estremismo.
Ci sarà tempo fino a martedì alle ore 18 per presentare le domande di partecipazione al secondo turno e secondo il conteggio di Le Monde aggiornato alle 23.00 di ieri sera 185 candidati arrivati terzi hanno finora rinunciato al ballottaggio: 121 di sinistra e 60 del campo presidenziale.