Le migliaia di pesci morti nel fiume Piracicaba, in Brasile, forse a causa di uno scarico illegale di rifiuti industriali

(AP Photo/Andre Penner)
(AP Photo/Andre Penner)

Mercoledì l’agenzia statale per l’ambiente di San Paolo, in Brasile, ha detto che migliaia di pesci sono morti nel fiume Piracicaba, che passa vicino alla città. Il principale sospetto è che siano state uccise da uno scarico illegale di rifiuti industriali provenienti da vicine fabbriche di zucchero ed etanolo dell’azienda Estiva di Sao Jose. L’agenzia ha detto che le prime denunce di una forte puzza proveniente dal fiume sono arrivate il 7 luglio: secondo un’analisi preliminare sono morte tra le 10 e le 20 tonnellate di pesci.

Il fiume Piracicaba attraversa un’area protetta chiamata Tanqua: è una zona umida tropicale abitata da molti animali selvatici e apprezzata nella regione per i suoi scenari naturali. La morìa di così tanti pesci, mostrata in un video ripreso dall’alto da Associated Press, è stata definita dai pubblici ministeri locali come «un disastro ambientale»:

La polizia sta indagando per determinare se sia stato commesso un crimine ambientale: in tal caso, l’azienda rischia una multa molto alta. Nel frattempo, l’agenzia statale ambientale di San Paolo ha chiesto a una vicina centrale idroelettrica che controlla il flusso del Piracicaba di aumentare l’acqua rilasciata per permettere ai cadaveri di refluire più velocemente e per diluire l’inquinamento.

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