Perché gli acquari non hanno squali bianchi
Un video di Vox ha spiegato perché è molto raro che i grandi acquari tengano squali bianchi nelle loro vasche, visto che sono una delle specie di squali più famose e riconoscibili e che sono di grande attrattiva per il pubblico. Gli acquari che hanno provato a tenere degli squali bianchi hanno fino ad oggi avuto pochissima fortuna: nella maggior parte dei casi gli esemplari sono morti dopo pochi giorni di cattività, avendo smesso di mangiare quasi del tutto o per altri problemi legati alla cattività.
Gli squali bianchi sono i più grandi predatori conosciuti, hanno dimensioni medie comprese tra i 4 e i 6 metri di lunghezza e vivono solitamente in mare aperto. In primo luogo, quindi, per ospitarli in un acquario serve una vasca molto grande in cui gli squali possano muoversi e in grado di simulare il loro habitat (esemplari di altre specie di squali che vivono più vicino alla costa sono spesso ospitati negli acquari). Nel 2004 l’acquario di Monterey Bay, in California, provò a far vivere un giovane squalo bianco, lungo poco più di un metro, in una vasca cilindrica profonda 10 metri che conteneva 4 milioni di litri d’acqua.
L’eta dello squalo rendeva anche più facile la sua nutrizione, poiché nei primi anni di vita gli squali bianchi mangiano prevalentemente pesce, mentre più avanti cominciano a mangiare foche e altri grandi mammiferi marini. Lo squalo fu catturato in mare e messo in una grande gabbia in mare aperto, dove il suo comportamento e il modo in cui mangiava fu osservato per alcuni giorni.
Quando i responsabili dell’acquario furono sicuri che lo squalo si sarebbe nutrito normalmente anche in un ambiente chiuso, lo spostarono verso Monterey. Gli squali, come la maggior parte dei pesci, hanno bisogno di avere un costante flusso di acqua attraverso le branchie per poter respirare, ma per farlo non possono “pompare” acqua attraverso le branchie come altre specie e devono invece muoversi continuamente per mantenere costante il flusso di acqua. Per spostare lo squalo, allora, fu usato un apposito contenitore pieno d’acqua con un sistema che produceva una corrente costante al suo interno.
Lo squalo rimase per sei mesi nella vasca dell’acquario, poi fu liberato in mare dopo che aveva ucciso altri 2 squali. Nei sei mesi di permanenza nell’acquario il numero di visitatori crebbe del 30 per cento. Nei sei anni successivi, l’acquario di Monterey provò per altre sei volte ad ospitare giovani squali bianchi nella sua vasca: alcuni rimasero per pochi giorni, altri per diverse settimane. In tutti i casi, comunque, con diversi problemi. Il più visibile è legato al fatto che gli squali sono abituati a muoversi in grandi spazi e in libertà: spesso quindi andavano contro i bordi trasparenti della loro vasca, ferendosi.
Nel 2011 l’acquario di Monterey ha liberato il sesto e ultimo squalo bianco dopo 55 giorni di cattività: lo squalo morì pochi giorni dopo per motivi che non furono mai chiariti. Nel gennaio 2016 uno squalo bianco di 3,5 metri è morto dopo 3 giorni di cattività in un acquario di Okinawa, in Giappone.