Ora l’hashtag #ProudBoys usato dai suprematisti bianchi è pieno di foto felici di uomini gay
Negli ultimi giorni sui social è stato molto condiviso l’hashtag #ProudBoys, dopo che il gruppo della destra estrema americana era finito al centro della discussione per le dichiarazioni decisamente ambigue fatte da Donald Trump durante il primo dibattito presidenziale e che il gruppo stesso aveva cominciato ad usare come uno slogan.
A partire da sabato scorso, però, l’hashtag #ProudBoys ha cominciato ad essere hijacked (cioè dirottato) dalla comunità LGBT+ e non solo, con il risultato di rimandare a messaggi e a foto felici di uomini gay molto proud, orgogliosi: proud boys, appunto. Bobby Berk, protagonista del popolare programma di Netflix “Queer Eye” ha ad esempio twittato una sua foto accanto al marito chiedendo di trasformare #ProudBoys in un hashtag sull’amore e non sull’odio.
Look at these cute lil #ProudBoys (#retweet and make this hashtag about love, not hate) pic.twitter.com/AddflCUMpi
— Bobby (@bobbyberk) October 4, 2020
L’account Twitter ufficiale delle forze armate canadesi negli Stati Uniti ha a sua volta condiviso l’hashtag con l’immagine di un militare che bacia il suo partner accompagnata dalla bandiera del Canada e da quella arcobaleno.
Our #ProudBoys
Love is Love ❤️ 🇨🇦🏳️🌈 https://t.co/pAMTc8tEsY— Royal Canadian Navy (@RoyalCanNavy) October 4, 2020
Il rovesciamento ha funzionato, negli Stati Uniti e non solo:
Two #ProudBoys + their two proud kids = ❤️🧡💛💚💙💜 pic.twitter.com/NThVaf8r8K
— Travis🏳️🌈Mayfield (@TravisMayfield) October 5, 2020
#ProudBoys watching our son graduate. pic.twitter.com/ywiYhnTlyz
— Steve Hall (@minnhall) October 5, 2020
Loving life with my partner of 27 years. We are #ProudBoys pic.twitter.com/YL3ZOhTLfX
— John Arbuckle (@arb573164773686) October 5, 2020
My husband and I with our newborn daughter. Now she’s in Kindergarten. We’re truly #proudboys pic.twitter.com/Xwiy8Tg9OY
— Joseph Bissell-Maynard 🇺🇦 (@jbissell2) October 4, 2020
https://twitter.com/Smienos/status/1312693350068301824?s=20
I Proud Boys esistono dal 2016, quando li fondò Gavin McInnes, un autore e commentatore canadese che fu tra i fondatori di Vice Media e che negli anni ha provato a negare l’affiliazione del gruppo con il neonazismo. In realtà è uno dei movimenti più attivi dell’alt right, la nuova estrema destra americana che da diversi anni porta avanti idee razziste e misogine appellandosi alla libertà di espressione. I Proud Boys, tra le altre cose, sostengono la superiorità della civiltà occidentale, sono islamofobi, apertamente anti-femministi e armati.