Le scarpe ritirate da Nike su consiglio del giocatore Colin Kaepernick
Nike ha deciso di non mettere più in vendita una versione delle sue sneaker Air Max 1 realizzata in edizione limitata per il 4 luglio, il giorno dell’Indipendenza americana, e con sopra la Betsy Ross, un’antica versione della bandiera statunitense, a strisce bianche e rosse e con 13 stelle su campo blu. La decisione è stata presa in seguito alle riserve espresse a Nike dal suo testimonial Colin Kaepernick, giocatore di football americano diventato famoso nel 2016 per essersi inginocchiato durante l’inno statunitense prima delle partite in segno di protesta contro le discriminazioni verso i neri. Kaepernick ha fatto notare che la Betsy Ross è nata quando gli Stati Uniti praticavano lo schiavismo, ed è tuttora spesso usata dai gruppi suprematisti bianchi. In risposta, il governatore Repubblicano dell’Arizona, Doug Ducey, ha cancellato un finanziamento da un milione di dollari destinato alla costruzione di una nuova fabbrica di Nike nello stato, e la governatrice Democratica del New Mexico, Michelle Lujan Grisham, ne ha approfittato invitando l’azienda ad aprire la fabbrica nel suo.
La scorsa settimana alcune sneaker erano già circolate nel mercato secondario, per esempio in rivenditori come Stockx, dove avevano raggiunto un costo di 2.500 dollari a paio (2.200 euro), 20 volte più del prezzo di listino.
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