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  • Mercoledì 9 ottobre 2024

L’installazione di Gaetano Pesce a Napoli presa in giro per la sua forma fallica

L'allestimento dell'opera di Gaetano Pesce "Tu si' na cosa grande" davanti al Castel Nuovo di Napoli
(ANSA/ Ciro Fusco)

Mercoledì 9 ottobre a Napoli verrà inaugurata “Tu si ’na cosa grande”, un’installazione dell’artista, scultore e architetto Gaetano Pesce che prende il nome dalla celebre canzone omonima di Domenico Modugno, tra le più note della musica napoletana. L’installazione di Pesce, morto lo scorso aprile, è stata montata in piazza Municipio al posto della “Venere degli Stracci” distrutta nel 2023 da un incendio doloso, ed è composta da due sculture: due cuori stilizzati trafitti da una freccia e soprattutto una rivisitazione dell’abito di Pulcinella alta 12 metri, che per la sua forma fallica ha provocato numerosi commenti ironici.

L'opera di Gaetano Pesce "Tu si' na cosa grande" davanti al Castel Nuovo di Napoli

(ANSA/ Ciro Fusco)

Gaetano Pesce è stato uno degli artisti contemporanei più famosi al mondo ed è noto per le opere di design industriale in cui materiali all’avanguardia si accompagnano a uno stile tondeggiante, colorato e umanizzato. Per via delle sue caratteristiche e del suo nome “Tu si ’na cosa grande” è già stata oggetto di battute e di qualche risentimento, anche sui social network; secondo il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che presenzierà all’inaugurazione assieme al presidente della Campania Vincenzo De Luca, comunque «ha raggiunto il suo obiettivo», visto che nelle sue parole «l’arte contemporanea e le installazioni contemporanee [devono] far discutere». L’opera rimarrà in piazza Municipio fino al prossimo 19 dicembre.

Della “Venere degli Stracci” di Michelangelo Pistoletto, di cui esistono varie versioni, invece si era parlato molto proprio perché la sua versione originale, realizzata appositamente per Napoli, era stata incendiata da Simone Isaia, un senzatetto di 32 anni con disturbi psichici. L’installazione era una riproduzione della statua Venere con mela dello scultore neoclassico danese Bertel Thorvaldsen, affiancata da un cumulo di stracci. Nel dicembre del 2023 Isaia era stato condannato in primo grado a quattro anni di carcere, poi ridotti in appello a due anni e sei mesi.