Gli stormi di storni a Roma
Come ogni anno, nei mesi tra ottobre e febbraio a Roma si possono vedere quasi ogni giorno, per circa mezz’ora, dei grossi gruppi di piccoli uccelli che volano in cielo tutti insieme: sono gli storni, degli uccelli migratori di cui al mondo esistono circa 200 milioni di esemplari, e le complesse e bellissime coreografie che disegnano nel cielo si chiamano “mormorii”. Benché a Roma sia uno spettacolo stagionale, la danza che gli storni compiono forse per decidere insieme dove riposare per la notte, forse per tenere alla larga i predatori, è sempre molto amata e fotografata.
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Il Washington Post ha dedicato un lungo articolo al fenomeno, avvalendosi di molti video per illustrare il fenomeno, ma anche di varie grafiche interattive per mostrare in quali zone della città è più probabile riuscire ad osservare le coreografie degli storni a seconda del momento della giornata.
I giornalisti che hanno scritto l’articolo, Chico Harlan e Stefano Pitrelli, hanno però dedicato molto spazio anche a un problema che gli storni, per quanto belli e utili all’ecosistema locale, portano con sé. A partire dalla grande quantità di guano prodotto da questi uccelli, che costringe l’amministrazione locale a dedicare risorse ogni anno per cercare di spingere gli uccelli a riposare in zone della città dove creano meno danni possibili, come i grandi parchi che Roma ha in abbondanza.
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