La reazione di Mario Balotelli ai cori razzisti della curva dell’Hellas Verona
Nel secondo tempo di Hellas Verona-Brescia, una delle partita di Serie A giocate domenica pomeriggio, l’arbitro ha interrotto l’incontro per alcuni minuti dopo che Mario Balotelli aveva calciato il pallone verso la curva dell’Hellas Verona in risposta ai cori razzisti ricevuti. Balotelli è stato calmato sia dai compagni di squadra che da alcuni giocatori dell’Hellas e la partita è ripresa dopo l’annuncio dello speaker del Bentegodi previsto dal regolamento in caso di cori razzisti e discriminatori da parte del pubblico.
L’incontro è proseguito fino al termine ed è stato vinto 2-1 dal Verona, dopo che nei minuti finali proprio Balotelli aveva dimezzato lo svantaggio del Brescia. Nelle interviste del dopo partita a Sky Sport, sia l’allenatore del Verona, il croato Ivan Juric, che il presidente Maurizio Setti hanno detto di non aver sentito cori razzisti allo stadio. Setti ha aggiunto poi che solitamente il pubblico veronese “è ironico e non razzista”. Ma nei video che stanno circolando online si sentono chiaramente i versi da scimmia provenienti da un angolo della curva veronese.
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Nel frattempo il sindaco di Verona Federico Sboarina, vicino agli ambienti della curva dell’Hellas, ha detto che allo stadio lui c’era: «E non ho sentito alcun insulto razzista. E come me le molte altre persone che a fine partita mi hanno scritto e contattato. Ciò che ha fatto Balotelli è inspiegabile perché senza alcun motivo ha avviato una gogna mediatica su una tifoseria e una città. Condanno in maniera decisa ogni forma di razzismo, da perseguire senza mezzi termini termini. Ma sono altrettanto fermo contro coloro che strumentalmente costruiscono sul nulla una falsa immagine di Verona e dei veronesi. Questo è inaccettabile». Alcuni consiglieri comunali hanno a loro volta parlato di «una delle più grosse sceneggiate folcloristiche del calcio italiano» spiegando che «un calciatore in evidente difficoltà si è letteralmente inventato un alibi» e aggiungendo che presenteranno «una mozione in Consiglio comunale per (…) chiedere i danni di immagine a chi cerca di farsi pubblicità a danno di una città».