La prima pagina di Libération ispirata a quella del 2002 quando alle presidenziali fu battuto Jean-Marie Le Pen
Sulla prima pagina di lunedì di Libération, storico quotidiano francese di sinistra, c’è una foto di Place de la République a Parigi durante una manifestazione per la vittoria a sorpresa della sinistra nel secondo turno delle elezioni legislative. Il titolo dice «È pazzesco» («C’est ouf!»). Questa prima pagina richiama quella del 6 maggio del 2002 quando alle presidenziali i cittadini e le cittadine votarono all’82 per cento per il candidato presidenziale Jacques Chirac contro Jean-Marie Le Pen, fondatore del partito di estrema destra che allora si chiamava Front National e che oggi si chiama Rassemblement National.
Qualche giorno fa Libération aveva pubblicato una prima pagina che si ispirava a un’altra di quel periodo e che aveva lo stesso senso.
L’espressione “c’est ouf” è la versione in verlan di “c’est fou”, che significa la stessa cosa. Il verlan è un gergo caratterizzato dall’inversione delle sillabe delle parole (la stessa parola “verlan” viene da “l’invers”, il contrario) nato in Francia nel secondo dopoguerra e diventato popolare fra i giovani delle periferie francesi negli anni Novanta. Alcune parole in verlan, come “ouf”, sono entrate da anni nel linguaggio comune francese, anche grazie al successo del film L’Odio (La Haine) di Mathieu Kassovitz, con Vincent Cassel, uscito nel 1995 e in cui i protagonisti parlano verlan. “Ouf” , però, è allo stesso tempo anche un’espressione per esprimere sollievo.