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  • Giovedì 24 ottobre 2024

Le intense piogge di settembre hanno creato dei laghi effimeri nel Sahara

Un lago effimero nel deserto del Sahara, in una immagine satellitare
Il lago di Sebkha el Melah, in Algeria, il 29 settembre 2024 (NASA Earth Observatory, Michala Garrison, con dati Landsat della U.S. Geological Survey)

Le grandi piogge che lo scorso settembre hanno interessato vaste aree dell’Europa hanno riguardato anche ampie regioni dell’Africa. Nei paesi più settentrionali (Marocco, Algeria, Tunisia e Libia) è piovuto in modo abbondante anche nel deserto del Sahara, una delle regioni più aride del pianeta, tanto che in molte zone si sono creati dei laghi effimeri, cioè temporanei. È il caso del lago di Sebkha el Melah, nel centro dell’Algeria, che è stato fotografato dal satellite della NASA Landsat 9 e fino allo scorso agosto era del tutto privo d’acqua. Secondo i calcoli di Moshe Armon, un ricercatore dell’Università Ebraica di Gerusalemme, il 16 ottobre il lago aveva una superficie di 191 chilometri quadrati (maggiore di quella del lago di Como) e una profondità massima di 2,2 metri.

Armon ha fatto le sue stime usando le immagini satellitari e confrontandole con delle mappe tridimensionali della profondità del letto del lago. Dal 2000 solo in due occasioni era successo che il lago si riempisse di più, nel 2008 e nel 2014. È possibile che ci voglia circa un anno perché tutta l’acqua attualmente presente nel lago evapori: l’acqua con cui si riempì nel 2008 evaporò del tutto solo nel 2012.

Secondo le ricerche geologiche e archeologiche, tra 11mila e 5mila anni fa, durante il cosiddetto “periodo umido africano”, il deserto del Sahara era probabilmente più umido e aveva una vegetazione maggiore. C’è tuttavia ancora molta incertezza nella comunità scientifica su quanto effettivamente avesse un clima più umido. Secondo Armon eventi come quello di settembre erano più frequenti e per questo quelli che oggi sono laghi effimeri non si prosciugavano del tutto.