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  • Martedì 10 gennaio 2017

La battaglia di Moby contro Trump sui social network

(Jesse Grant/Getty Images for NAMM)
(Jesse Grant/Getty Images for NAMM)

Il cantante e produttore americano Moby, che da mesi – prima e dopo le elezioni presidenziali statunitensi – conduce una quotidiana e ostinata campagna contro il presidente eletto Donald Trump su Facebook e su Twitter, ha detto di essere stato contattato da un agente che gli ha offerto di fare il dj durante uno dei balli inaugurali che saranno organizzati a Washington, D.C. in occasione dell’insediamento di Trump. Moby ha scritto: «Hahahahaha, aspettate, hahahaha, sul serio? Credo che farò il dj in un ballo inaugurale se in cambio Trump diffonde la sua dichiarazione dei redditi. Probabilmente suonerei anche dei remix dei Public Enemy e di Stockhausen per intrattenere i Repubblicani, Hahahaha». Moby è uno degli artisti che si è schierato più apertamente contro Trump, in una maniera considerata anche eccessiva da alcuni suoi fan: quasi ogni giorno condivide articoli, meme o considerazioni contro Trump, e subito dopo le elezioni ha suggerito a lungo che il risultato non dovesse essere