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  • Mercoledì 20 settembre 2017

Non è stato Trump il primo a chiamare un leader nordcoreano “Rocket man”

Ieri, di fronte all’Assemblea delle Nazioni Unite, Donald Trump è tornato ad utilizzare un nomignolo che aveva già usato su Twitter per riferirsi al dittatore della Corea del Nord, Kim Jong-un. Trump lo ha chiamato “Rocket man”, cioè “uomo razzo”, un riferimento ai molti esperimenti missilistici compiuti negli ultimi anni dal regime nordcoreano. Nella stessa frase, Trump ha rivolto alla Corea del Nord una delle minacce più pesanti che siano mai state formulate da un presidente degli Stati Uniti negli ultimi decenni.

«Gli Stati Uniti hanno una grande forza e pazienza, ma se saranno costretti a difendere se stessi o i loro alleati, non avremo altra scelta che distruggere completamente la Corea del Nord. “Rocket man” è in una missione suicida per se stesso e per il suo regime»

Oggi il settimanale Economist ha voluto sottolineare che l’espressione “Rocket man” riferita a un leader nordcoreano non è farina del sacco di Trump. Nel 2006 fu proprio l’Economist a usare “Rocket man” su una sua copertina, riferendosi al padre dell’attuale dittatore, Kim Jong-il, morto nel 2011.