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  • Domenica 12 febbraio 2017

L’installazione di protesta di Shia LaBeouf è stata chiusa

L’installazione di protesta contro Donald Trump che l’attore americano Shia LaBeouf aveva messo in piedi dal 20 gennaio fuori dal Museum of the Moving Image di New York è stata chiusa per motivi di sicurezza. L’installazione consisteva in una diretta streaming attiva 24 ore al giorno in cui chiunque poteva andare a dire “He will not divide us” (cioè “lui non ci dividerà”) in riferimento a Trump. Il museo ha deciso di chiudere l’installazione perché dopo l’arresto di LaBeouf di pochi giorni fa era diventata “un serio rischio per la pubblica sicurezza”. LaBeouf era stato arrestato (e rilasciato poche ore dopo) per aver spintonato un uomo che aveva detto: «Hitler non ha fatto niente di male». Il museo ha detto che quel giorno l’installazione era diventata un bersaglio per altri atti di quel tipo. Il sito di “He will not divide us” (che è proprio il nome del progetto) ha diffuso un comunicato in cui si dice: «Il Museum of the Moving Image ha abbandonato il progetto. Gli artisti invece no».