Come si deve vestire una persona queer quando incontra Trump? Come gli altri giorni
Lo scorso aprile l’insegnante dell’anno del Rhode Island Nikos Giannopoulos ha incontrato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la first lady Melania Trump alla Casa Bianca, insieme ai quali è stato fotografato nello Studio Ovale. Giannopoulos ha pubblicato di recente la fotografia su Facebook, che è stata molto condivisa per via della posa e dell’abbigliamento dell’insegnante: Giannopoulos ha infatti posato tenendo un ventaglio di pizzo nero aperto, con una spilla con l’arcobaleno simbolo della comunità LGBTQ appuntata sulla giacca, un piercing al naso e una collana con un’ancora (il simbolo del Rhode Island) al collo. Diciottomila persone hanno condiviso l’immagine su Facebook, nella maggior parte dei casi complimentandosi con Giannopoulos per come non abbia nascosto di essere una persona queer, cioè che non si identifica nelle tradizionali categorie di genere sessuale.
Giannopoulos ha spiegato al Washington Post di non essersi vestito diversamente da come fa ogni giorno per andare al lavoro, e ha detto: «Quello che succede quando sei apertamente queer è che la tua esistenza è continuamente politicizzata. Nessuno si ferma mai a pensare che forse questo è solo il modo in cui siamo». Al tempo stesso, però, Giannopoulos ha ammesso che il fatto che si sia vestito come si veste di solito, per incontrare un presidente che ha cancellato una direttiva che chiedeva alle scuole di tutto il paese di lasciar decidere agli studenti transgender quali bagni usare, abbia una certa importanza sociale.