Le immagini della lava del vulcano eruttato in Islanda che cola sulle strade
Stanno circolando foto e video piuttosto impressionanti che mostrano i movimenti della lava del vulcano eruttato nella penisola di Reykjanes, in Islanda. Le immagini mostrano la lava incandescente che lentamente cola lungo tutta la pianura ai piedi del vulcano, fino a ricoprire anche un intero incrocio e poi un’ampia strada a due corsie.
Le prime immagini aeree dell'avanzata della colata di lava nei pressi della strada di Grindavíkurvegur, che è stata travolta e tagliata in due. La lava emessa dall'eruzione è molto fluida e grazie alla topografia sta avanzando molto velocemente. Video di @RuvEnglish #Grindavík pic.twitter.com/eG5yWCpr3Q
— Il Mondo dei Terremoti (@mondoterremoti) February 8, 2024
La penisola in cui è eruttato il vulcano si trova nel sudovest del paese e a poca distanza dalla capitale Reykjavík. L’eruzione è iniziata intorno alle 6 di mattina e la lava sta fuoriuscendo da una fessura lunga 3 chilometri, scorrendo man mano verso la Laguna Blu, la più famosa area geotermale islandese e tra le maggiori attrazioni turistiche dell’isola, che era stata evacuata nella notte.
È la terza eruzione in due mesi: la lava rischia di danneggiare anche altre infrastrutture nella zona, come una centrale elettrica e una serie di impianti geotermici. Sono state costruite alcune barriere di roccia e terra per tentare di proteggere l’area, ma durante l’ultima eruzione non hanno funzionato più di tanto.
In Islanda terremoti ed eruzioni vulcaniche sono molto comuni, perché l’isola si trova lungo la linea di congiunzione tra due placche tettoniche, la nordamericana e l’euroasiatica. Nella penisola di Reykjanes l’attività vulcanica è ricominciata solo negli ultimi anni dopo quasi 8 secoli di quiescenza. Dal 2021 ci sono state cinque eruzioni prima di questa: nel marzo del 2021 e nell’agosto del 2022, poi nel 2023 a luglio e a dicembre, e infine un’altra a metà gennaio di quest’anno. Tranne l’ultima, che ha fatto grossi danni a Grindavík, le quattro eruzioni precedenti erano avvenute lontano da infrastrutture o centri abitati.
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