Il gommone di Banksy che ricorda quelli delle persone migranti tra il pubblico degli Idles al festival di Glastonbury
Venerdì sera durante il concerto degli Idles al festival di Glastonbury, l’evento musicale più importante del Regno Unito, si è visto passare tra il pubblico un gommone con dei manichini che ricordava quelli con cui le persone migranti cercano di attraversare tutti i giorni il mar Mediterraneo o il canale della Manica. Inizialmente si era pensato a uno stunt messo in piedi dalla band post-punk di Bristol, che sia nei suoi testi sia sul palco ha posizioni molto nette in difesa dei diritti delle persone e contrarie alle politiche di destra: domenica tuttavia un portavoce degli Idles ha fatto sapere che il gommone era un’opera di Banksy, lo street artist più famoso al mondo, e che loro non erano al corrente che sarebbe stato parte del loro spettacolo fino alla sua conclusione.
Il gommone è stato fatto girare sopra le teste del pubblico dal pubblico stesso, che lo ha spostato di qua e di là come si farebbe con il cosiddetto “crowd surfing”, che è appunto il gesto di sollevare e spostare una persona durante il concerto come se fosse una tavola da surf. In particolare è stato lanciato sul pubblico mentre gli Idles avevano appena cominciato a suonare “Danny Nedelko”, una canzone che parla di una persona immigrata in Inghilterra e che invita chi la ascolta ad avere rispetto, comprensione ed empatia nei confronti di chiunque.
My blood brother is an immigrant
A beautiful immigrant
My blood brother’s Freddie Mercury
A Nigerian mother of three
He’s made of bones, he’s made of blood
He’s made of flesh, he’s made of love
He’s made of you, he’s made of me
Unity
Fear leads to panic, panic leads to pain
Pain leads to anger, anger leads to hateIl mio fratello di sangue è un immigrato
Un bellissimo immigrato
Il mio fratello di sangue è Freddie Mercury
Una nigeriana madre di tre figli
È fatto di ossa, è fatto di sangue
È fatto di carne, è fatto di amore
È fatto di te, è fatto di me
Unità
La paura porta al panico, il panico al dolore
Il dolore porta alla rabbia, la rabbia all’odio