In Giappone si è rotta una pietra che non doveva rompersi
In questi giorni sui social media giapponesi è girata molto la notizia della rottura della pietra vulcanica conosciuta come “Sesshō-seki”, letteralmente la “pietra assassina”, una roccia che secondo la mitologia giapponese ospita uno spirito malvagio e ha il potere di uccidere chiunque la tocchi. Molto probabilmente la pietra si è spaccata in due a causa degli agenti atmosferici, ma la sua rottura è considerata un pessimo presagio nel folklore giapponese. La leggenda dice infatti che la pietra ospita il cadavere di Tamamo-no-Mae, uno spirito malefico dalle sembianze di una donna bellissima che aveva organizzato un complotto per assassinare l’imperatore giapponese Toba all’inizio del Dodicesimo secolo: con la sua rottura le forze malefiche dello spirito di Tamamo-no-Mae si sarebbero nuovamente sprigionate, dopo quasi mille anni.
La “Sesshō-Seki” si trova in un’area vulcanica nota per le sorgenti termali sulfuree nella provincia di Tochigi, circa duecento chilometri a nord di Tokyo. Le autorità della provincia hanno detto che già da qualche tempo sulla pietra era visibile una crepa, che con ogni probabilità si era estesa con le piogge e le rigide temperature. Il parco in cui si trova la pietra è stato dichiarato sito di interesse storico nel 1957 e la leggenda che le sta attorno è stata citata in diverse occasioni nella letteratura giapponese: secondo il giornale Shimotsuke Shimbun, nei prossimi giorni le autorità locali e nazionali si riuniranno per valutare che ne sarà della pietra e decidere per esempio se riassemblarla.