Questo è Venere visto dalla sonda BepiColombo nel suo viaggio verso Mercurio
BepiColombo, la sonda realizzata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) in collaborazione con quella giapponese (JAXA), ha da poco compiuto il proprio primo passaggio ravvicinato a Venere, scattando alcune fotografie a una distanza di poco meno di 11mila chilometri dal pianeta.
La sonda è in viaggio verso Mercurio da un paio di anni e raggiungerà la sua meta nel 2025. Come per la maggior parte delle sonde, il viaggio di BepiColombo non è lineare: sfrutterà la spinta gravitazionale della Terra, di Venere e dello stesso Mercurio per raggiungere il proprio obiettivo.
Nell’aprile di quest’anno la sonda aveva già compiuto un passaggio ravvicinato alla Terra, cui si è poi aggiunto quello di oggi intorno a Venere, che si ripeterà nell’agosto del 2021. Seguiranno poi sei passaggi ravvicinati a Mercurio tra l’autunno del 2021 e il gennaio del 2025.
Here it is! Beautiful #Venus as we made closest approach today! Watch how we swing by the planet from day to nightside during #BepiColomboVenusFlyby https://t.co/0AVrP2zKoy #ExploreFarther pic.twitter.com/nASSN35Y8U
— Bepi (@ESA_Bepi) October 15, 2020
La massa del Sole costituisce da sola il 99,86 per cento di tutta la massa del nostro Sistema solare, ed esercita un’enorme forza gravitazionale alle quale è difficile sfuggire. Semplificando, BepiColombo dovrà sempre viaggiare con il freno tirato per contrastare l’attrazione del Sole. Lo farà grazie a questi passaggi ravvicinati e ai suoi propulsori ionici, che saranno impiegati per lunghe porzioni del viaggio.
BepiColombo è una delle missioni spaziali più importanti dell’ESA degli ultimi anni: ci permetterà di scoprire nuove cose su Mercurio e, più in generale, di comprendere le dinamiche dei pianeti che orbitano molto vicini alle loro stelle di riferimento, in questo caso il Sole. Il nome della sonda (in realtà è costituita da due sonde per ora unite tra loro) deriva da Giuseppe Colombo, detto Bepi, un matematico e astronomo italiano che nel Novecento dedicò molti dei suoi studi a Mercurio e alla sua esplorazione.