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  • Venerdì 25 ottobre 2024

Lo spot strano e fuorviante con cui il governo annuncia un approccio più severo contro gli evasori fiscali

Un fotogramma dello spot contro l'evasione diffuso dal governo
Un fotogramma dello spot contro l'evasione diffuso dal governo

Venerdì il governo ha diffuso uno spot realizzato dal ministero dell’Economia che avrebbe l’obiettivo di sensibilizzare le persone sul tema dell’evasione fiscale. Il protagonista è un uomo facoltoso che entra in un ristorante e ordina piatti pregiati e costosi, incurante del prezzo perché «tanto non paga lui», dice la voce narrante. «Paghi tu», sorride il protagonista dello spot, indicando un’altra persona seduto al tavolo accanto. Come a dire, insomma, che l’evasore fiscale fa la bella vita sulle spalle di chi paga regolarmente le tasse. È uno spot che dà un’immagine fuorviante delle caratteristiche tipiche delle persone che evadono in Italia, dove secondo i dati più attendibili i principali responsabili dell’evasione sono i lavoratori autonomi e le piccole imprese.

D’altra parte la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il suo governo stanno da tempo insistendo su una retorica che punta a presentare chi evade come persone molto ricche o grandi società (e quindi soggetti per cui l’evasione sarebbe ancor meno giustificata). Nel maggio del 2023, durante un comizio elettorale a Catania, Meloni disse per esempio che l’evasione andava combattuta perseguendo le grandi aziende e le banche che fanno frodi consistenti, «non il piccolo commerciante al quale vai a chiedere il pizzo di Stato perché devi fare caccia al gettito più che lotta all’evasione», di fatto ridimensionando la gravità dei reati fiscali compiuti da autonomi e piccole imprese.

In realtà tra i lavoratori autonomi il tasso di evasione dell’Irpef, secondo i dati del ministero dell’Economia, è di poco inferiore al 70 per cento. Sono perlopiù i piccoli imprenditori e gli autonomi a evadere, dal momento che per i piccoli pagamenti è più difficile essere scoperti. Le grandi imprese, contrariamente a quanto spesso si dice, contribuiscono in misura molto minore alla sottrazione di risorse al fisco.

Lo spot è stato diffuso in concomitanza con l’avvio dell’analisi della legge di bilancio da parte della Camera. Dalla lotta all’evasione, come sempre, il governo conta di recuperare una parte delle risorse che servono a finanziare le misure contenute nella manovra. Lo spot colpisce anche perché segnala un notevole cambio di toni da parte della destra nel trattare il tema dell’evasione. Nel recente passato i leader di quello schieramento avevano sempre adottato un approccio abbastanza morbido nel condannare chi froda il fisco, scegliendo talvolta anche degli argomenti che giustificavano chi evade (come il celebre discorso in cui Silvio Berlusconi disse di sentirsi «moralmente autorizzato ad evadere»).