Al porto di Dover c’è gente che rimane incolonnata in auto per 15 ore
Nel corso del fine settimana si sono formate lunghissime code di pullman e automobili al porto di Dover, nel Regno Unito, in cui per le vacanze di Pasqua moltissime persone sono andate per imbarcarsi sui traghetti diretti in Europa. Il personale del porto ha detto che il tempo d’attesa previsto per riuscire a imbarcarsi su un traghetto è tra le 6 e le 8 ore, ma c’è chi è rimasto in attesa per oltre 15 ore: sabato la situazione è diventata così critica che sono stati predisposti traghetti notturni aggiuntivi per raggiungere il porto di Calais, in Francia.
Secondo il personale del porto le code sono state causate dalla combinazione tra il numero eccezionale di partenze, dovuto alle vacanze di Pasqua, e la lentezza delle operazioni di frontiera, considerata invece una conseguenza di Brexit, che di fatto ha ripristinato la dogana marittima tra Regno Unito e Francia e reso necessari molti più passaggi burocratici nel transito. Il governo conservatore di Rishi Sunak ha smentito che quest’ultima abbia contribuito alle code, senza fornire molti dettagli: la ministra dell’Interno Suella Braverman sostiene che l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea non abbia causato problemi di questo genere e che le code di questo fine settimana siano dovute a una «combinazione» di altri fattori, tra cui l’elevata quantità di pullman per turisti.
– Leggi anche: Il porto in cui temevano di più Brexit