Vecchi video rimessi a nuovo
Denis Shiryaev è un utente di YouTube – di cui non si sa praticamente niente – che nelle ultime settimane ha pubblicato sul suo canale alcuni video che, grazie ad algoritmi, appositi software e reti neurali, rendono sorprendentemente moderni e attuali video vecchi anche più di un secolo. Uno dei video mostra immagini riprese sulla Luna nel 1972; uno fu girato a New York a inizio Novecento, altri due a Mosca e a Parigi a fine Ottocento e un altro ancora è una versione migliorata di L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat, famoso cortometraggio del 1896 dei fratelli Auguste e Louis Lumière. Quello di cui si dice, ma quasi di certo non è vero, che fece scappare dal cinema il pubblico in sala, spaventato dall’arrivo del treno.
Per i suoi video “migliorati” Shiryaev usa approcci diversi. In generale li porta sempre a una risoluzione 4K (quindi con immagini particolarmente definite) e con 60 fotogrammi al secondo (nella maggior parte dei film sono 24 e nei film dei fratelli Lumiere erano 16). Nelle descrizioni dei suoi video Shiryaev aggiunge anche link e dettagli tecnici utili a chi volesse capire meglio come fa a migliorare i video: ha spiegato, tra le altre cose, che usa un programma da meno di 100 dollari (Gigapixel AI), un algoritmo che sfrutta reti neurali per colorare le immagini in bianco e nero, e un software (DAIN) per l’interpolazione delle immagini, una tecnica che – molto in sintesi – cerca di indovinare e ricreare fotogrammi che in realtà non esistono, inserendoli tra quelli esistenti.
Le immagini colorate, la cosa forse più evidente a un occhio profano, sono in realtà state criticate da alcuni siti e lo stesso Shiryaev ha scritto, nella descrizione di uno dei suoi video, di non esserne pienamente convinto e soddisfatto. Per il resto, il suo lavoro è notevole e generalmente apprezzato anche dagli addetti ai lavori: chi è interessato, può leggere un approfondimento tecnico fatto da Engadget. Per tutti gli altri è sufficiente guardare – se possibile non da smartphone, data l’alta risoluzione richiesta – uno dei video originali e, allo stesso tempo (o magari in una diversa finestra) uno di quelli modernizzati.