I danni al gasdotto Nord Stream 1, filmati con un drone sottomarino
Il giornale svedese Expressen ha pubblicato un video e alcune fotografie dei danni subiti dal gasdotto Nord Stream 1 a causa delle esplosioni (probabilmente un sabotaggio) avvenute il 26 settembre. Il gasdotto è stato colpito nel suo tratto sottomarino, nel mar Baltico: il video, poi diffuso da varie agenzie di stampa e giornali di altri paesi, è stato girato con un drone subacqueo della società Blueye Robotics a 80 metri di profondità. Mostra che circa 50 metri del condotto sono stati distrutti dall’esplosione; agli estremi di tale sezione l’acciaio e il calcestruzzo di cui è fatto il tubo appaiono lacerati.
Il Nord Stream 1 è uno dei due gasdotti (l’altro è il Nord Stream 2) costruiti per portare il gas naturale russo in Europa. Il Nord Stream 2 non è mai entrato in funzione a causa delle tensioni tra Russia e Unione Europea. Il Nord Stream 1 invece era stato chiuso dall’azienda energetica statale russa Gazprom ad agosto, dopo mesi in cui aveva funzionato a capacità ridotta: ufficialmente per problemi tecnici, ma si ritiene che la chiusura fosse stata decisa come ritorsione per le sanzioni imposte al governo russo per l’invasione dell’Ucraina. Entrambi i gasdotti comunque erano pieni di gas naturale, interamente fuoriuscito dopo il sabotaggio, di cui la comunità internazionale sospetta la Russia.
Ogni gasdotto è costituito da un tubo di acciaio spesso 4 centimetri e avvolto in 11 centimetri di calcestruzzo; una sezione lunga 12 metri pesa circa 24 tonnellate.