Da dove arriva il meme del momento?
Da un paio di settimane sui social network circola molto un meme che in realtà nacque diversi anni fa: è il fotogramma di un anime giapponese che mostra un ragazzo osservare una farfalla, accompagnato dal sottotitolo “Questo è un piccione?”. È una scena della serie The Brave Fighter of Sun Fighbird, andata in onda in Giappone nel 1991: quello ritratto è un androide dalle sembianze umane che prova a convincere un poliziotto di essere una persona vera, ma è in difficoltà nel riconoscere le cose del mondo circostante. Come meme, è usato oggi per descrivere situazioni di fraintendimenti, confusioni e per ironizzare su categorie di persone che non sanno riconoscere determinate cose.
La storia del fotogramma usato come meme nasce nel 2011 per merito di un italiano, Gualtiero Bertoldi, che sul suo Tumblr “Indizi dell’avvenuta catastrofe” pubblicò per la prima volta lo screenshot dell’anime, che diventò virale ed ebbe una notevole diffusione negli anni successivi. Ma la vera popolarità di massa del meme è stata raggiunta tra fine aprile e inizio maggio di quest’anno, quando gli utenti dei social network hanno iniziato ad apporre delle etichette al protagonista della scena, alla farfalla e cambiando il sottotitolo. È una consolidata moda dei meme conosciuta come “object labelling”, che consiste nell’aggiungere delle etichette ai personaggi di un’immagine per darne delle interpretazioni umoristiche.
https://twitter.com/rfetts/status/994780011356983296
(when a pigeon meme comes back from the past in the most unexpected way) pic.twitter.com/ule7BdK9Mj
— gualtiero bertoldi (@gualtier0) May 15, 2018
Come per tutti i meme, però, quando arrivano i giornali a spiegarli non sono più divertenti: quindi lo avete imparato per niente.