Una troupe di CNN è stata arrestata in diretta televisiva a Minneapolis
Una troupe del canale televisivo di news CNN è stata arrestata in diretta a Minneapolis (Minnesota, Stati Uniti) dove stava realizzando un servizio sulle rivolte in corso da ieri per la morte dell’afroamericano George Floyd, ucciso il 26 maggio durante un fermo di polizia e dopo che un poliziotto bianco gli aveva premuto con violenza il ginocchio sul collo per diversi minuti, quando era disarmato e immobilizzato.
Minnesota police arrest CNN reporter and camera crew as they report from protests in Minneapolis https://t.co/oZdqBti776 pic.twitter.com/3QbeTjD5ed
— CNN (@CNN) May 29, 2020
I poliziotti hanno arrestato e allontanato il giornalista Omar Jimenez, e poi tutto il resto della troupe, composta da un cameraman e da un’altra persona. I poliziotti hanno ammanettato e portato via i tre senza dare loro spiegazioni sul motivo dell’arresto, e hanno lasciato la videocamera accesa a terra, forse senza sapere che stava ancora riprendendo la scena.
Contattato da CNN, il governatore del Minnesota Tim Walz ha commentato l’arresto come “inaccettabile”, e poco dopo CNN ha detto che Jimenez e le altre due persone arrestate erano state liberate. La polizia del Minnesota ha scritto in un tweet che la liberazione è avvenuta dopo che era stato appurato che i tre facevano parte di una troupe televisiva. CNN ha contestato la versione della polizia, sostenendo che i tre si fossero immediatamente identificati come giornalisti.
This is not accurate – our CNN crew identified themselves, on live television, immediately as journalists. We thank Minnesota @GovTimWalz for his swift action this morning to aid in the release of our crew. https://t.co/3cvtsqbbWz
— CNN Communications (@CNNPR) May 29, 2020