La sedia vuota nell’intervista della giornalista Christiane Amanpour al presidente iraniano Raisi
Giovedì la nota giornalista britannica di CNN Christiane Amanpour avrebbe dovuto intervistare il presidente iraniano Ebrahim Raisi al termine dell’Assemblea generale dell’ONU a New York, negli Stati Uniti. L’intervista era stata concordata da settimane, e sarebbe stata la prima di Raisi negli Stati Uniti dalla sua elezione, oltre che la prima grossa e rilevante dall’inizio delle proteste in Iran per la morte di Mahsa Amini, storia su cui il regime iraniano sembra avere ampiamente mentito.
L’intervista però è saltata all’ultimo momento, Raisi ha fatto attendere Amanpour per 40 minuti e poi ha mandato un suo assistente per dirle che non si sarebbe fatto intervistare se la giornalista non avesse indossato il velo (che è obbligatorio per le donne in Iran, ma certamente non fuori).
And so we walked away. The interview didn’t happen. As protests continue in Iran and people are being killed, it would have been an important moment to speak with President Raisi. 7/7 pic.twitter.com/kMFyQY99Zh
— Christiane Amanpour (@amanpour) September 22, 2022
Raisi, ha detto Amanpour, le ha chiesto di indossare il velo perché in questo periodo nel calendario islamico sono i mesi sacri di Muharram e Safar. Amanpour si è però rifiutata, dicendo che in territorio statunitense non esistevano obblighi di quel tipo, e ha ricordato che nessun altro presidente iraniano le aveva mai chiesto di indossare il velo quando lo aveva intervistato fuori dall’Iran. Raisi, che viene considerato un ultraconservatore e fa parte di quel pezzo di regime iraniano più intransigente verso l’Occidente, ha deciso quindi di non presentarsi.
Amanpour, che è di origine iraniana e ha vissuto in gioventù a Teheran, ha pubblicato su Twitter una foto del set allestito per l’intervista, con la sedia vuota dove avrebbe dovuto essere seduto Raisi.